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Olimpiadi Invernali di Torino
Fenestrelle Olimpiadi invernali Torino
Anno 2006 evento mondiale a Torino si celebrano le Olimpiadi invernali la sede della stampa è situata a Fenestrelle
Una delle opere più imponenti, costruite dall’uomo nel corso della storia, è la Grande Muraglia Cinese. Anche in Italia ne esiste una ed è si trova in Piemonte.
Forte di Fenestrelle: la grande muraglia italiana. Si tratta della più imponente fortificazione alpina d’Europa, seconda nel mondo solo alla Muraglia Cinese. Infatti, viene chiamata anche la “Grande Muraglia piemontese” o la “Grande Muraglia italiana“. Si trova nella valle piemontese che porta a Sestriere da Pinerolo: la val Chisone. È uno sbarramento a difesa del confine: una vera e propria muraglia, simile in piccolo a quella cinese, arroccata sulla montagna. Edificata a partire dal 1728 si sviluppa per oltre 2 chilometri, con un dislivello di circa 600 metri. A pochi chilometri da Torino è situata, in una posizione strategica, una grande muraglia costituita da più opere fortificatorie. Un’avamposto che, nei secoli scorsi, serviva da sbarramento della valle del torrente Chisone contro le invasioni straniere. Un complesso unico, sia per le imponenti dimensioni che per la disposizione della sua struttura. Ci sono tre strutture distinte fortificate, San Carlo, Tre Denti e Delle Valli, collegate tra di loro grazie ad una scala fortificata. Quattromila scalini protetti da mura spesse due metri che si arrampicano sul pendio della montagna, una lunga galleria che si snoda ininterrottamente per più di due chilometri. Oggi, grazie all’associazione Progetto San Carlo, il Forte di Fenestrelle è un complesso monumentale aperto al pubblico, luogo d’interesse per turisti e studiosi.
In questo contesto durante l'olimpiade invernale trova spazio il centro di raccolta stampa qui vengono messe alcune telecamere per collegare Torino con Fenestrelle.
Sindone
Cappella del Guarini Vengono posizionate delle telecamere protette da una campana per monitorare i lavori di restauro del monumento dopo l'incendio
La Cappella venne chiusa al pubblico il 4 maggio 1990, quando crollò sul pavimento un frammento di marmo da un cornicione interno. La caduta fu provocata da un'infiltrazione d'acqua. Tre anni dopo iniziarono i lavori di restauro. A cantiere di restauro conservativo quasi ultimato, un corto circuito nella notte tra l'11 e il 12 aprile 1997 causò un incendio che danneggiò pesantemente l'edificio. Le fiamme causarono cedimenti e crolli, e anche i marmi si danneggiarono pesantemente, anche a causa dello shock termico causato dall'acqua gelida dei getti di spegnimento. La stessa Sindone rischiò di essere distrutta ma fu sottratta alle fiamme dai pompieri, i quali sfondarono la teca in vetro contenente la cassetta in legno e argento che custodiva il telo. Per evitare il collasso dell'intera struttura, furono poste cerchiature a catene metalliche.
Vi sono momenti che non si possono dimenticare come il primo giorno in cui ti trovi a contatto con la storia in una cappella sfregiata dall'incendio con le mani appoggiate alla teca che conteneva prima la Sindone. Il tutto in un silenzio irreale.