Palazzo Senatorio Roma

Palazzo Senatorio Roma
La giunta Rutelli è al suo secondo mandato siamo nell'anno 1998 La Canon da alcuni mesi mette in commercio una nuova telecamera  Web con la possibilità di poterla comandare da remoto sull'asse orizzontale e verticale oltre alla possibilità di zummare meccanicamente sull'immagine,  il tutto in diretta. Il responsabile alla comunicazione della giunta chiede se è possibile installare questa telecamera sul tetto del palazzo Senatorio in modo da visualizzare gli scavi archeologici del comprensorio museale dei fori imperiali. La telecamera non è adatta per uso esterno decidiamo di costruire una cupola per alloggiare la telecamera sul tetto. Il giorno in cui la telecamera viene messa in rete in poche ore la rete si satura a causa dell'elevata richiesta di accesso. La Telecom aumenta la larghezza della banda e finalmente molti Italiani possono vedere in diretta i lavori di scavo. il sistema permette ad una sola persona di movimentare la telecamera mentre tutti gli altri possono assistere il tempo in cui è possibile movimentare la telecamera è di alcuni minuti terminato il tempo il comando passa al successivo della lista.  Nello stesso anno per il capodanno viene installata una seconda postazione che si affaccia sul cupolone. Queste sono le prime telecamere web messe in esterno per promozione turistica.
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Olimpiadi Invernali di Torino

Fenestrelle Olimpiadi invernali Torino

Anno 2006 evento mondiale a Torino si celebrano le Olimpiadi invernali la sede della stampa è situata a Fenestrelle 

Una delle opere più imponenti, costruite dall’uomo nel corso della storia, è la Grande Muraglia Cinese. Anche in Italia ne esiste una ed è si trova in Piemonte.

Forte di Fenestrelle: la grande muraglia italiana. Si tratta della più imponente fortificazione alpina d’Europa, seconda nel mondo solo alla Muraglia Cinese. Infatti, viene chiamata anche la “Grande Muraglia piemontese” o la “Grande Muraglia italiana“. Si trova nella valle piemontese che porta a Sestriere da Pinerolo: la val Chisone. È uno sbarramento a difesa del confine: una vera e propria muraglia, simile in piccolo a quella cinese, arroccata sulla montagna. Edificata a partire dal 1728 si sviluppa per oltre 2 chilometri, con un dislivello di circa 600 metri. A pochi chilometri da Torino è situata, in una posizione strategica, una grande muraglia costituita da più opere fortificatorie. Un’avamposto che, nei secoli scorsi, serviva da sbarramento della valle del torrente Chisone contro le invasioni straniere. Un complesso unico, sia per le imponenti dimensioni che per la disposizione della sua struttura. Ci sono tre strutture distinte fortificate, San Carlo, Tre Denti e Delle Valli, collegate tra di loro grazie ad una scala fortificata. Quattromila scalini protetti da mura spesse due metri che si arrampicano sul pendio della montagna, una lunga galleria che si snoda ininterrottamente per più di due chilometri. Oggi, grazie all’associazione Progetto San Carlo, il Forte di Fenestrelle è un complesso monumentale aperto al pubblico, luogo d’interesse per turisti e studiosi.

In questo contesto durante l'olimpiade invernale trova spazio il centro di raccolta stampa qui vengono messe alcune telecamere per collegare Torino con Fenestrelle.

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Sindone

Cappella del Guarini  Vengono posizionate delle telecamere protette da una campana per monitorare i lavori di restauro del monumento dopo l'incendio

La Cappella venne chiusa al pubblico il 4 maggio 1990, quando crollò sul pavimento un frammento di marmo da un cornicione interno. La caduta fu provocata da un'infiltrazione d'acqua. Tre anni dopo iniziarono i lavori di restauro. A cantiere di restauro conservativo quasi ultimato, un corto circuito nella notte  tra l'11 e il 12 aprile 1997 causò un incendio che danneggiò pesantemente l'edificio. Le fiamme causarono cedimenti e crolli, e anche i marmi si danneggiarono pesantemente, anche a causa dello shock termico causato dall'acqua gelida dei getti di spegnimento.  La stessa Sindone rischiò di essere distrutta ma fu sottratta alle fiamme dai pompieri, i quali sfondarono la teca in vetro contenente la cassetta in legno e argento che  custodiva il telo. Per evitare il collasso dell'intera struttura,  furono poste cerchiature a catene metalliche.

Vi sono momenti che non si possono dimenticare come il primo giorno in cui ti trovi a contatto con la storia in una cappella sfregiata dall'incendio con le mani appoggiate alla teca che conteneva prima la Sindone. Il tutto in un silenzio irreale.

 

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